Newsletter 24/2018 – Sanità, ecco il taglio alle liste di attesa

 

Carissime e carissimi,

innanzi tutto un grazie collettivo per le tantissime mail che mi avete inviato dopo la mia ultima newsletter. Piano piano sto rispondendo a tutti e vi assicuro che ho letto con grande attenzione ed interesse sia i messaggi di chi condivideva le mie parole sia quelli di chi avanzava invece perplessità e critiche.
Il confronto con voi per me è sempre stato e resta fondamentale e cerco di fare tesoro di ogni spunto, riflessione, idea, proposta che mi mandate. I modi per stare in contatto li sapete: via mail a comunicazioni@antoniomazzeo.com o WhatsApp (371.3552637).

Dopo aver parlato tanto del voto del 24 giugno (per chi vuole ho scritto anche un intervento sul Corriere Fiorentino che trovate QUI), stavolta voglio concentrarmi prima di tutto su tre temi che stanno invece al centro del nostro lavoro in Consiglio Regionale e che stanno andando nella direzione che avevamo auspicato all’inizio del mandato.

  1. SANITA’ – La priorità per noi è la riduzione delle liste di attesa e la scorsa settimana la giunta regionale ha approvato una delibera che prevede l’allungamento dell’orario degli ambulatori e la loro apertura anche nella giornata del sabato. Si tratta di un investimento di 10 milioni di euro che si tradurrà in un drastico calo dei giorni necessari a svolgere alcune visite specialistiche (ad esempio 10 giorni per una visita oculistica o 15 per una cardiologica) e, dunque, in un servizio sempre più efficiente e a misura di cittadino, specie quelli meno abbienti e che non potrebbero ovviare alle attese nel pubblico rivolgendosi ai privati (QUI per approfondire).
    Al tempo stesso, la Commissione Sanità in Consiglio Regionale ha dato il via a una serie di modifiche normative attraverso le quali risparmiare un ulteriore milione di euro all’anno da destinare prioritariamente a prestazioni sanitarie aggiuntive per i cittadini: tradotto significa 40.000 visite specialistiche, 30.000 ecografie e 10.000 tac e risonanze magnetiche per le quali si ridurranno notevolmente i tempi di esecuzione (QUI il dettaglio).
    Tutto questo, sia chiaro, non basta ancora e il nostro impegno guarderà anche in altre direzioni: vogliamo infatti costruire le condizioni anche per ridurre i tempi di attesa nei pronto soccorso, procedere a una riorganizzazione della sanità sul territorio che offra sempre più ai cittadini servizi di prossimità e valutare, sulla scia di quanto fatto dall’Emilia Romagna, l’abolizione del superticket su farmaci e visite specialistiche per le classi medio-basse di reddito.
  2. LA COSTA E IL LAVORO – Come sapete bene la funzione principale della Commissione Costa era quella di stimolare azioni e definire priorità di intervento per ricucire il gap con la Toscana centrale e fare in modo che i posti di lavoro tornassero a crescere. Il report sull’Economia toscana presentato da Irpet ci dice che la Toscana Costiera non ha ancora superato le sue difficoltà ma che il numero di addetti, dal 2015 a oggi, è tornato sensibilmente a crescere e lo sta facendo in maniera maggiore rispetto a tutto il resto della regione (QUI i numeri). Sia chiaro: non siamo ancora soddisfatti e resta tantissimo lavoro da fare, ma essere riusciti ad invertire un trend è un primo risultato tutt’altro che scontato e la dimostrazione che piano piano abbiamo imboccato la strada giusta.
    Ciò detto, però, resta un grande tema sullo sfondo: affinché la Costa corra più veloce è necessario che si realizzino le grandi infrastrutture. Su questo il governo legastellato cosa ha intenzione di fare? Tirrenica, Darsena Europa e via dicendo andranno avanti? Noi saremo un pungolo perché tutto proceda secondo i tempi stabiliti e con i finanziamenti predisposti dal precedente governo di centro-sinistra perché sarebbe drammatico fermare la ripresa proprio ora.
  3. IL TURISMO – A brevissimo presenteremo il brand Costa Toscana nato da una idea proprio della Commissione Costa che grazie all’assessorato al turismo e a Toscana Promozione sta per trasformarsi in realtà. Intanto sono stato felice di presentare l’iniziativa “Un’altra estate” che, in collaborazione col Tirreno, ci porterà nei prossimi due mesi alla scoperta di 7 borghi della Toscana (il 26 luglio dalle 18 sarò a Chianni per la tappa pisana) dove unire storia, cultura, arte, tradizione, enogastronomia perché, come recita lo slogan, la “Toscana è ovunque bella” (leggete di più QUI).

Per finire, permettetemi, due soli accenni di politica nazionale e locale.

  • L’assemblea nazionale ha affidato a Maurizio Martina il compito di guidare la segreteria nazionale fino al congresso. Gli faccio un in bocca al lupo sincero e, anche alla luce anche del dibattito di sabato, vorrei fare un invito a tutti i miei amici e compagni di partito: smettiamola, una volta per tutte, di litigare e rivendicarsi reciprocamente colpe. Continuare a farlo, confinandoci in una discussione che torna ogni volta ad essere solo e soltanto autoreferenziale, significa non aver capito niente di tutte le sconfitte che abbiamo patito recentemente. Le persone ci chiedono di parlare di loro e non di noi, di pensare ai loro bisogni, non ai nostri riposizionamenti. Serve tornare al centralismo democratico di un tempo in cui si discuteva, si decideva a maggioranza e poi si lavorava tutti insieme? Facciamolo! Ma basta con le polemiche. Basta col fare la gara a chi è più o meno di sinistra. Pensiamo piuttosto a a quali azioni potevamo fare o potremo fare per recuperare quel popolo che ci ha sempre votato e che ha scelto di non votarci nelle ultime elezioni. Se nella testa di tante persone di sinistra sono entrati pensieri che magari non condividono ma che oggi li rappresentano più della nostra proposta, lavoriamo su questo. Da qui passa la sfida per continuare a dare un senso e un valore al PD che è altra cosa rispetto a liti e divisioni intestine. Io ci credo e spero lo facciamo tutti. Insieme.
  • Il tanto sbandierato “cambiamento” a Pisa per il momento si limita a un rimescolamento continuo delle deleghe degli assessorati, alla pessima scelta di nominare assessore alla cultura un attore con un passato di denunce per stalking (QUI se volete saperne di più) e a un neo-consigliere che ha problemi con il Comune e non sa se potrà presiedere il primo consiglio comunale. Insomma, tante discussioni sulle persone e sulle poltrone ma, come a livello nazionale, nessun tema concreto ancora affrontato. Noi faremo opposizione seria per monitorare l’effettiva realizzazione delle tante promesse di cambiamento raccontate in questi mesi ai pisani e non ci sottrarremo, come istituzione regionale, al confronto sulla progettualità che vorranno mettere in campo. E’ però fondamentale ribadire, da subito, che non si devono perdere le tantissime risorse che abbiamo lasciato in eredità attraverso progetti regionali e nazionali grazie ai quali potranno essere rigenerati interi quartieri della nostra città.
    Dal canto nostro, non appena possibile, dovremo dare vita a una grande iniziativa che metta insieme tutte le forze politiche sociali ed economiche della città. Un momento che immagino come base per condividere un percorso di opposizione comune ma soprattutto cercare di intraprendere, da subito, un nuovo cammino tutti insieme.
    Parallelamente, chiunque all’interno del PD abbia oggi più esperienza e responsabilità istituzionali deve mettersi a disposizione e favorire la nascita di una nuova classe dirigente fatta di persone credibili che mano a mano acquistino sempre più autorevolezza e sappiano tornare a radicare il nostro partito sul territorio. A loro il compito di dar vita a un nuovo centrosinistra plurale che da un lato sia in grado di riallacciare i fili spezzati con alcuni mondi della nostra città e dall’altro ci permetta di costruire una proposta politica attraente e convincente per tornare al più presto al governo della città.

Un abbraccio,
Antonio

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