Newsletter 24/2019 – Io resto nel PD. Ecco perché

Carissime e carissimi,

è passato poco più di un mese dalla newsletter in cui vi salutavo prima delle vacanze estive e mai e poi mai avrei pensato che nel frattempo, politicamente parlando, avrebbe potuto cambiare il mondo. L’estate del Papeete e dei mojito è alle spalle e con essa, fortunatamente, anche i disastrosi risultati di 14 mesi di governo giallo-verde. Si è aperta, da poco, una fase nuova e certamente difficilissima, che ci vede protagonisti di una inedita alleanza parlamentare con il Movimento 5 Stelle basata su un programma di governo netto e chiaro: scongiurare l’aumento dell’Iva (la smania di “pieni poteri” di Salvini sarebbe costata dai 500 ai 750 euro a famiglia!), abbassare le tasse, rimettere al centro della politica la creazione di posti di lavoro, lo stanziamento di risorse sulla scuola e l’istruzione, la difesa dell’ambiente, il rilancio degli investimenti a partire da quelli sulle infrastrutture.

Gli ultimi giorni, però, ci hanno anche regalato altro, con la decisione di Matteo Renzi di uscire dal Partito Democratico e dare vita a un nuovo progetto politico chiamato “Italia Viva”.

Voi che mi conoscete sapete bene quanto lui sia stata la persona che più di tutte mi ha fatto credere che fosse possibile impegnarsi per provare a cambiare, davvero, il modo di fare politica nelle nostre città, nella nostra regione, nel nostro Paese. Il suo progetto nel PD (e, se abbiamo buona memoria, lo stesso progetto originario di Veltroni e prima ancora lo spirito da cui germogliò l’Ulivo di Prodi) era quello di allargare i confini del partito e coinvolgere tutti quei pezzi di società che condividono la stessa ambizione di cambiare in meglio il quotidiano delle persone, sulla base dei nostri valori fondativi, democratici e solidali.

Rispetto la sua scelta di queste ore ma non la condivido perché così facendo fallisce il progetto di tenere insieme tutti i riformisti.

Io, insieme a tanti amici con cui ho camminato insieme in questi anni ed a migliaia di iscritti e militanti, continuerò dunque ad abitare la casa del Partito Democratico e ci metterò tutto il mio impegno e tutte le mie energie perché possa continuare ad essere il luogo dove far vivere quel percorso riformista che da anni condividiamo e l’idea di una Italia (e di una Toscana) più equa, più sostenibile, più sicura con più lavoro e più opportunità per tutti. Un Partito Democratico che sappia continuare a portare avanti con forza la sua vocazione originaria di fare, dunque, “un’Italia unita, moderna e giusta”.

Non guarderò mai a Matteo Renzi come a un avversario e gli faccio un grande in bocca al lupo per la strada che, zaino in spalla, ha deciso di imboccare. Sono sicuro che, dovunque lo conduca, resterà leale ai valori del centrosinistra da contrapporre a quelli delle destre e, in questa fase così delicata della vita politica nazionale, garantirà un solido sostegno al governo che vuole e può salvare l’Italia dai disastri fatti da Salvini e dalla Lega.

Da oggi si apre una fase nuova e non so chi prenderà l’una o l’altra strada, ma di certo la stagione degli alibi è finita. Spero che chi da anni chiede a Renzi di uscire come soluzione di tutti i mali abbia oggi il buon gusto almeno del silenzio e mi auguro che possa esserci il rispetto delle scelte di tutti, qualunque esse saranno. Il nostro avversario era, è e resterà la destra, e questo principio vale oggi ancora e più di sempre. Non scordiamolo mai.


Anche di tutto questo, ovviamente, parleremo durante la Festa dell’Unità Comunale di Pisa che nei prossimi due fine settimana (il 20, 21 e 22, poi 27, 28 e 29 settembre) si terrà al Circolo Arci I Passi. Ad aprirla, venerdì 20 alle 18.30, ci saranno l’ex ministro e oggi membro della segreteria nazionale Roberta Pinotti oltre ai consiglieri regionali e comunali del PD e i vertici del partito provinciale e comunale. Vi aspetto e, nel frattempo, se vorrete vi leggo volentieri: a.mazzeo@consiglio.regione.toscana.it

PS: Da ieri è aperto il bando della terza edizione del Premio Innovazione Toscana. Fino al 16 ottobre tutte le imprese e le start-up della nostra regione potranno far conoscere i loro progetti e le loro idee e 9 di essi saranno premiati con somme da 15 e 5mila euro. A QUESTO LINK trovate tutte le informazioni sul bando e sulle modalità e i tempi di partecipazione. Aiutatemi a farlo conoscere e a diffonderlo il più possibile perché, grazie a questo premio, testimoniamo davvero la volontà del Consiglio Regionale della Toscana di essere vicino a chi lavora, a chi investe, a chi aiuta a crescere sempre più la nostra regione.


Un abbraccio,
Antonio

Condividi