ambiente

La sfida ambientale è uno dei temi centrali su cui fondare d’ora in poi la politica del centrosinistra ma già in questi anni abbiamo fatto tanto in Regione per indirizzare le scelte di governo verso la “conversione ecologica dell’economia”. 

Con la campagna #ToscanaPlasticFree per eliminare progressivamente la plastica monouso, ad esempio, la nostra regione sta facendo da apripista a livello nazionale e sta diventando un modello virtuoso di sviluppo sostenibile anche a livello europeo. 
 
Analogamente i risultati sempre maggiori in termini di raccolta differenziata sono un passo importante che dovrà ora essere seguito da un indirizzo preciso verso l’economia circolare in modo da poter “chiudere” il ciclo dei rifiuti attraverso il pieno riciclo e riuso. 
 
Accanto a tutto questo c’è poi il grande lavoro fatto fianco a fianco dagli imprenditori e dai lavoratori del cuoio con la Regione e i sindaci. Nel nostro distretto della concia infatti è già operativo l‘accordo che prevede ben 80 milioni di euro di investimenti privati finalizzati ad escludere dal campo dei rifiuti 150 mila tonnellate di materiali derivanti dai processi produttivi. Una intesa che abbiamo poi replicato all’inizio di ottobre anche con il Consorzio Conciatori di Ponte a Egola e Rea Impianti. 
 
Ma tutela dell’ambiente significa anche prevenzione (in particolare con le risorse stanziate per l’erosione costiera e il dissesto idrogeologico) e capacità di intervento di fronte ai disastri naturali come l’incendio che ha devastato il Monte Pisano e che ha visto la Regione in prima fila accanto ai sindaci del territorio per dare risposte concrete e in tempi rapidi a chi, in quei giorni drammatici, ha perso tutto.

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